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Quali sono i fondamenti e le origini del groove? Come si gestiscono i tempi molto lenti e molto veloci sulla batteria? Vorresti sviluppare o migliorare il fraseggio jazzistico?
Se ti sei posto queste domande e sei alla ricerca di un metodo per batteria costruito sull’evoluzione storica del jazz, “From straight to organic” a cura di Tony Arco è il video corso adatto a te!
Intraprendi un viaggio alla scoperta delle origini della batteria jazz: partendo dallo studio dei rudimenti, imparerai i segreti che si celano dietro allo sviluppo del fraseggio jazzistico, accompagnato dai preziosi consigli del Maestro Arco.
I principali argomenti trattati sono:
– Le origini della batteria
– L’arte della coerenza, sia durante il comping che nei soli
– L’uso delle spazzole
– L’importanza del groove
– La gestione dei tempi estremi (molto lenti, molto veloci)
– Lo sviluppo del fraseggio
Il corso è adatto ai batteristi e a tutti i musicisti che vogliono approfondire l’aspetto ritmico della musica, pilastro fondamentale del jazz.
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LE ORIGINI 1.1 La marcia sincopata | ||
STRAIGHT, NO CHASER 2.1 Il pendulum swing | ||
BREAKIN’ IT UP 3.1 L’uso melodico del ride | ||
MAKE IT FUNKY 4.1 Fundamentals, functions and origin of the Groove | ||
FROM SLOW TO FAST 5.1 Gestione delle velocità estreme (lentissimo-velocissimo) | ||
ORGANIC DRUMMING 6.1 Sviluppo del fraseggio |
Nato a Milano nel 1965, Tony Arco inizia lo studio dello strumento all’eta’ di tredici anni sotto la guida del Maestro Lucchini .A sedici anni incontra Tullio De Piscopo con cui instaura un profondo legame d’amicizia che vive ancora oggi, e con cui studiera’ fino all’eta’ di vent’anni. Le prime esperienze professionali cominciano intorno ai diciotto anni con vari gruppi locali, ma il rimo ingaggio jazzistico di rilievo sara’ con il pianista Piero Bassini con cui suonera’ spesso al “Capolinea” di Milano.
Altre collaborazioni di quel periodo includono Sergio Fanni, Mario Rusca (con cui collabora ancora), ma soprattutto un personaggio che si rivelera’ fondamentale per la sua formazione di jazzista, il grande clarinettista americano Tony Scott con cui Arco suonera’ a lungo in Italia e all’estero. Nel 1988 , ormai inserito a pieno titolo nel mondo professionale, Arco (mosso da una innata curiosita’ intellettuale) decide comunque di abbandonare tutto e partire per gli Stati Uniti dove vivra’ per quasi cinque anni e dove studiera’ con Gary Chaffee, Bob Moses e Alan Dawson .
Nel 1990 diventa il batterista del mitico “Wally’s Jazz Club” di Boston dove suona nei gruppi di Roy Hargrove e di Antonio Hart e con tanti altri musicisti americani tra i quali John Medesky e George Garzone .
Le collaborazioni concertistiche includono tra gli altri Mark Murphy, Bobby Watson, Kenny Barron, Charles Tolliver, Tony Scott, Dave Liebman, James Newton, Carl Anderson, Enrico Pieranunzi, Franco D’Andrea, Enrico Rava, Paolo Fresu, Franco Ambrosetti, Roberta Gambarini, Rachel Gould, Sarah Jane Morris, Bob Mover, Irio De Paula, Marcus Stockhausen, Gianluigi Trovesi, David Murray, Eddie Daniels, Luigi Bonafede, Joe Diorio, John Mosca, Evan Parker, Billy Cobham, Airto Moreira, Phil Markovitz, James Cammack, Sonny Fortune, Jesse Davis, Rob Sudduth, Andrew Hill, Garrison Fewell, Red Holloway, Joe Fonda, Emil Richards, Bob Mintzer, Kenny Wheeler, Nnenna Freelon, Pat LaBarbera, Albert e Jimmy Heath.